La pazienza ti permette di sbagliare e rimetterti in gioco; di insistere!
Ti spinge a rifare un disegno che non ti soddisfa.
A frequentare corsi, a leggere manuali, a non arrenderti se la prima volta che provi le tempere è tutto grigio e marrone perché non sai mischiare i colori.
A incominciare un altro acquarello, anche se i primi dieci si sono tutti imbarcati perché non sapevi dosare l’acqua.
Nel campo della professione poi, è quella che fa la differenza tra chi coltiva un sogno e chi ha un piano. Perché i piani richiedono pazienza.
Se ti sei messo in testa di disegnare perché sia il tuo lavoro, senza pazienza non andrai lontano.
Ci sarà quella volta che manderai email a tappeto per proporre il tuo portfolio, ma non risponderà nessuno.
La volta in cui ti chiederanno per la terza volta una modifica che se non vuoi perdere il progetto dovrai affrontare.
Succederà quella volta in cui qualcuno di meno creativo, che vuole lavorare in fretta e senza sacrifici, copierà i tuoi disegni per raccogliere parte dei tuoi possibili (o passati) clienti.
E quella in cui verrai fregato e ti chiederai chi te l’ha fatto fare di provare a fare del disegno il tuo lavoro.
Per non parlare di quando qualcuno che stimi o meno, avrà da dire sul tuo operato e dovrai fartene una ragione. E continuare comunque.