Tre stupendi libri illustrati sui gatti

In fatto di libri illustrati non ho dubbi: il primo amore non si scorda mai e per me è stato un albo sui gatti. Come ho raccontato il giorno del mio compleanno, ne avevo una gran paura, ma al tempo stesso ne ero inevitabilmente attratta.

Per molti anni ho avuto un certo timore verso questi misteriosi animali, alimentato anche da un mare di sciocchezze che mi venivano raccontate sulla loro natura.

Nel 2012 ho adottato il mio primo gatto; andando contro tutti i consigli di amici e conoscenti che mi spingevano a prenderne uno minuscolo, io ne ho scelto uno che era prossimo al primo anno di età ed era grosso. Pesava più dei miei due precedenti cani messi insieme.
Era grande, robusto, mangione e maldestro. Russava, ed era buono come il pane.
Per di più, il Mucca (così era conosciuto) era un gatto-colla.
Lo spazio personale con lui, non era pervenuto.

Non c’era modo di disegnare senza averlo fra i piedi: mordicchiava le punte dei pennelli nei barattoli e faceva cadere matite e pastelli.
Oppure si appostava a fianco o dietro il cavalletto della tavoletta grafica; si muoveva solamente per seguirmi se mi alzavo per fare merenda.

Mi è capitato di parlare con dei clienti prendendo appunti con una mano, mentre l’altra era occupata a tenerlo in braccio in tutti i suoi 9 chili di morbidezza.

Adorava stare al centro dell’attenzione: molto spesso è stato difficile fare foto per il blog o per la pagina di RDD, perché si sdraiava sopra alle cose appena le mettevo in posa.
I libri illustrati, poi! Quelli erano i suoi preferiti, un giaciglio perfetto.

Parlo di lui al passato perché purtroppo se n’è andato all’improvviso l’ultimo giorno di giugno, e per me è stata una doccia gelata, tanto che ho smesso del tutto di scrivere per quattro mesi.
Sono rimasti sospesi libri, ebook, e perfino il blog.

Eppure, i guai che combinava, le cose buffe che faceva, il suo immenso affetto restano sempre al presente nei nostri ricordi, come se non fossero passati che pochi giorni.

Forse per questo mi ha dato un certo sollievo sfogliare questi tre bei libri che sono usciti quest’anno.
Perché non parlano semplicemente di gatti, ma anche del loro rapporto col proprio essere umano, con freschezza e non senza un pizzico di ironia.

Mon amie Momo

di Hwang Misun

“Come so se il mio gatto mi vuole veramente bene?”
I gatti sanno essere enigmatici, soprattutto quelli più introversi, e noi cerchiamo un segno inequivocabile del loro affetto.
La stessa domanda se la pone la piccola protagonista di “Mon Amie Momo”, di Hwang Misun, che racconta la quotidianità fra una gatta e la sua umana.
Un libro delicato, espressivo e non privo di un interessante spunto di riflessione sul rapporto fra l’umano e il suo animale domestico.

I hate my cats - A Love story

di Davide Calì
Illustrazioni di Anna Pirolli

I gatti sanno essere un tormento, chiunque li adori sa che è così.
Capita di sgridarli e se sono particolarmente permalosi bisogna rincorrerli con un bocconcino succulento e imprevisto per tornare nelle loro grazie ad ogni costo. Perché vogliamo farci perdonare e non sopportiamo ci tengano il broncio.

In questo ironico e raffinato libro, Ginger, Black e il loro umano raccontano una quotidianità fatta di piccole grandi cose.
Scritto da Davide Calì ed illustrato con gran classe da Anna Pirolli.

Io l’ho acquistato in formato digitale Kindle.

Curiosità: Anna Pirolli è stata contattata per questo libro da Davide Calì dopo che ho condiviso sulla pagina di RDD una delle sue illustrazioni. E’ il caso di dire, “galeotto fu”! :-)

Cat Wishes

di Calista Brill
Illustrazioni di Kenard Pak

Un micio indipendente e molto sicuro di sè sostiene di non avere desideri, di non aver bisogno di nulla. Ma sarà davvero così?

E soprattutto: cosa rende Casa una casa?

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