In questi giorni mi sono trovata per l’ennesima volta in imbarazzo dovendo spiegare perché non me la sentivo di acquistare un prodotto artigianale pur bellissimo. Il colore non si sposava coi toni che ho dato alla casa.
Razionalmente, so che dall’esterno può apparire folle e farmi sembrare Meg Ryan quando in “Harry ti presento Sally” ordina al ristorante sfoggiando la sua esigenza, ma la realtà è una soltanto: sono fissata coi colori. Sono attenta ai colori. Li noto, li apprezzo, li disprezzo, li calcolo, li studio, li distinguo e vorrei lo facessero anche gli altri, più o meno segretamente.
Allora, ecco 15 cose che, se sei fissato almeno quanto me, ti saranno già capitate una o più volte.

- Hai comprato tre pastelli apparentemente dello stesso colore, perché non sapevi scegliere quale tonalità ti piacesse di più e, nel dubbio, hai optato per l’acquisto dell’intera gamma che il commesso ti ha proposto. “Ma non sono uguali! Non vedi che questo è più azzurro e questo è più verde?!”

- Fotografi compulsivamente palette e combinazioni cromatiche vincenti per potertene ricordare quando ti troverai a disegnare (l’ultima volta nella sala d’aspetto del mio medico ho fotografato l’armonia di colori fra un detergente sanitario e la tinta muraria retrostante). Oppure, raccogli fotografie di bei colori o begli accostamenti, per lo stesso motivo o per il piacere di guardarli.
- Ti fermi spesso a fissare un oggetto o, peggio, un volto dal vivo per capire quali colori lo compongono e come la luce li influenza. Questo può capitarti anche con perfetti estranei e farti passare per quelli che gli anglosassoni definiscono “creep” (tizio inquietante)
- Quando capiti per caso nel reparto vernici e colori murari di Leroy Merlin o Castorama è un ritorno alla vita, quasi ti formicolano le mani dall’eccitazione. Potresti consultare fino al giorno dopo le scale cromatiche in esposizione, e non manchi di confrontarle nelle loro varianti da una marca all’altra.
“Hai visto? Il turchese 06 di Marca1 ha un velo di verde in più rispetto a questo 14 di Marca2. Non è affascinante l’universo?”Fonte: mondopratico.it - Nei colorifici e nei negozi di Belle Arti ti si dilatano le pupille e ti aumenta la salivazione.
- Da quando hai scoperto le composizioni delle tonalità ti capita di commentare un capo d’abbigliamento: “Carino, ma con qualche valore di blu e ciano in più sarebbe stato meglio”. Ti chiedi quindi perché non abbiano prodotto una scala cromatica completa di quella maglietta, mentre a malincuore la lasci sull’appendiabiti del negozio.
- Quando senti qualcuno sostenere che “tutti i colori stanno bene assieme, è gusto!” ti viene voglia di defenestrarlo, assieme a un buon manuale di teoria del colore.
Il mio manuale preferito: “L’arte del colore” di Betty Edwards ( ed. 2006) Grazie a Concetta Flore per l’immagine, tratta da questo articolo molto interessante! - Dal parrucchiere ti presenti col barattolo di tinta comprato prima da te. Se sei davvero molto fissato avrai anche mischiato due tonalità per ottenere esattamente la sfumatura che sognavi. E quando ci sarai riuscito, ti sentirai un vero Alchimista. Presenterai al parrucchiere quel barattolo con orgoglio materno: è la tua creatura!
- Quando per caso accosti due oggetti esattamente dello stesso colore, lo noti, te ne rallegri e ti senti appagato per la prossima ora a venire. Ti sembra che il destino, tramite quelle due tinte e saturazioni identiche, ti stia parlando di un futuro di armonia e cose belle. Sperare si può. La vita ha un senso, tutto sommato.
- Se ti regalano qualcosa del colore che odi, ti senti quasi insultato.
“Ma com’è possibile?! Mi conosce da secoli. LO SA che detesto il marrone in ogni sua sfumatura, lo dico un giorno sì e l’altro pure, l’avrà fatto apposta?” - “Ma che brutti colori!” esclami in libreria quasi ad alta voce, da solo.
Bellissimo libro illustrato, bella storia, bella la carta, ma se i colori sono mal assortiti non lo comprerai mai e poi mai.
Sentirti dire che “un glicine e un lavanda sono la stessa cosa” ti mette addosso una voglia incoercibile di essere miliardario solo poter regalare l’atlante dei colori (sì, esiste) ai tuoi conoscenti. Anzi, al mondo intero!

- Ti interessa sapere qual è il colore preferito di una persona. Però una risposta come “viola” non ti basterà. Quale viola? Con più blu o con più rosso? Troppo vago! Se ti è già capitato di approfondire la domanda suscitando un misto fra ammirazione e incredulità, benvenuto nel club.
- Ti capita di comprare oggetti inutili solo perché di un colore che ti piaceva troppo. Poi pensi “cosa me ne faccio adesso?” e prometti di non cedere più. Fino all’ennesima tazzina che si aggiungerà alla pila già presente nella credenza.
- I libri tematici sul colore: ne vorresti uno scaffale pieno! Poco importa se ti chiedono “Ma che te ne fai?” Tu sai che di inutile c’è solo quella domanda. Così, possiedi libri di fotografia con palette eccezionali, ma anche libri raccolta di tavolozze colore nella storia dell’Arte, come questo di Katie Greenwood, che è una miniera d’oro di idee! E ne vai super orgoglioso.
- Quando scopri che la percezione visiva dei colori è leggermente soggettiva da persona a persona, rivaluti il giorno in cui hai scoperto che Babbo Natale… beh lo sai. Non lo voglio scrivere pubblicamente. E poi fa ancora troppo male.
Troppo divertente!! Mi sono ritrovata in quasi tutti i punti – ma quello della dilatazione delle pupille e aumento della salivazione è talmente fedele a quello che mi capita in quei raptus, che ho sospettato per un istante che qualcuno mi avesse osservato a mia insaputa. :-D
Ahah purtroppo è uno stato in cui ci troviamo in molti! Mi chiedo da sempre se chi lavora in colorificio ne sia a conoscenza!
ahahahha, fantastica! Sono io, rientro in pieno nella categoria!
E aggiungo: quando vai nei centri bricolage e tra tutte quelle palette di colori quello che cerchi tu… non c’è! E quindi devi fartelo fare su misura. Poi orgogliosa dici agli amici che al Leroy Merlin di Carugate c’è un colore chiamato col tuo cognome. Anche questo è orgoglio materno :-D
Guarda, la scoperta dei centri colore che te lo fanno su misura è stata la rivelazione della mia vita!
In casa non ho nessuna tinta comprata così com’è :D
Bellooo!! Anch’io, anch’io sono pazza e fissata! E nemmeno io comprerei un oggetto, per quanto bello, se non si intonasse ai colori che ho in casa… Che dilemma quando una cosa così me la regalano! Comunque sei stata fin troppo raffinata nel descrivere le imprecisioni con cui molti si riferiscono ai colori: Glicine e lavanda? Conosco gente per cui VIOLA e BLU ELETTRICO sono lo stesso colore!! 😒 che malessere quando me lo dicono! 😂 Sara
Ahahah mia madre chiama l’ottanio “verde” e molte sfumature di turchese “azzurro” anche quando piene di verde,ti capisco!!
Ma praticamente…. Sono io! Stamperò questo post e lo metterò nel curriculum! Grazie
L’idea di metterlo nel CV è davvero vincente, ci penso! :D
Troppo vero! Momenti da sindrome di Stendhal davanti a pacchi di sciarpe, mucchi di pigmenti, cumuli di spezie…o QualunqueAltraCosa in ordine di colore!
E diatribe infinite per definire un colore: “dai Marta, è grigio!” “nooo (singhiozzo) è un blu plumbeo vagamente oltremare…ma NON LO VEDIII?!???” “no. è grigio.” SINGHIOZZISSIMO. Soprattutto quando a dirlo sono colleghe che di mestiere dovrebbero distinguere ogni sfumatura :(
E qui faccio un appello: se c’è qualcuno di noi seguaci di RDD che è sinestetico come me batta un colpo!!! Anche se magari lo siete senza saperlo… ;)
Buon lavoro Morena, e buona estate, grazie!
Come ti capisco!! :D le diatribe sui colori sono le migliori però, no?
mi ci trovo, mi ci trovo, mi ci trovo!! 😊