E’ una fiaba nella fiaba: nel 2015 Sir Quentin Blake, leggendario illustratore per l’infanzia, ha ricevuto da Penguin Random House Children’s una proposta molto singolare. Nella sua lunghissima e brillante carriera (in Italia è conosciuto soprattutto per aver illustrato Bianca Pitzorno per Mondadori e Rohald Dahl per la collana “Gl’istrici” di Salani) ha disegnato personaggi e trame molto diverse fra loro.
Ma anche un veterano dell’illustrazione come lui è rimasto molto colpito nell’apprendere che il testo che gli era stato inviato era stato scritto più di cento anni prima, nientemeno che da Beatrix Potter, una delle autrici più amate della letteratura per l’infanzia.
Un testo inedito, quello di “Kitty-in-Boots” che la celebre autrice britannica, facente parte di una ormai lontana Golden Age, non riuscì a completare, perché a volte la fiaba si scontra con la realtà: furono diversi problemi di salute della creatrice di Peter Rabbit, uniti allo scoppiare della Prima Guerra Mondiale ad interrompere la storia. Infatti Beatrix Potter riuscì a completare soltanto uno schizzo di quelle che sarebbero state le illustrazioni del libro, rimasto sospeso fino ai giorni nostri, finché un’accurata ricerca nell’archivio del Victoria and Albert Museum di Londra lo ha riportato alla luce.

Fonte: V&A Museum
A rendere ancora più speciale “Kitty-in-Boots” è la presenza di un Peter Rabbitt invecchiato (e più lento) e di altri personaggi molto conosciuti della serie.
Molto emozionato, Quentin Blake ha raccontato alla BBC “Ho la strana sensazione che [questo libro] mi stesse aspettando.”

L’uscita del libro, già molto atteso, è stata fissata per questo settembre, a 150 anni dalla nascita di Beatrix Potter.
Il volume sarà edito proprio da Frederick Warne & Co, la casa editrice originale delle storie di Beatrix Potter, che all’inizio degli anni Ottanta è stata acquisita da Penguin Books.
Sull’articolo originale di BBC News è possibile leggere in anteprima un’estratto del racconto.
Io sono davvero impaziente: Quentin Blake per me, rappresenta la mia infanzia, mentre Beatrix Potter è da sempre una dei miei illustratori preferiti. Pensarli uniti in questo libro a cento anni di distanza, è qualcosa che va oltre il sogno!