E’ l’illustratore che ha disegnato i miei libri preferiti dell’infanzia, quelli di Roald Dahl e Bianca Pitzorno.
Quentin Blake per me rimane sempre il top. :)
Ieri su Artists&Illustrators sono state pubblicate queste 7 regole per la buona illustrazione stilate proprio da lui e ho pensato di mettere a disposizione una traduzione su RDD. Buona lettura!

1) PERDI LE TUE INIBIZIONI
Tutti sanno disegnare qualcosa. Alcuni sono imbarazzati perché pensano di non essere molto capaci, ma quello che dico loro è: “Disegna quello che puoi vedere davanti a te”. Se lo riguarderai dopo resterai sorpreso di cosa hai portato via da quella persona, quella situazione, quel paesaggio. Hai afferrato qualcosa. Potrebbe non essere ciò con cui pensavi di cominciare, ma quel grado di concentrazione va molto bene per questo sistema. Lo faccio da 75 anni e continua ad essere interessante.
2) CONOSCI I TUOI PERSONAGGI
Presentati ai tuoi personaggi disegnandoli. Se hai intenzione di creare il personaggio, continua a pensare al personaggio e alla situazione che hai inventato. […] Per quando avrai finito il libro sarà diventato qualcuno che conosci.

3) METTI IN LUCE L’AUTORE
Una buona illustrazione è quella che completa e contrasta il testo. Bisogna formare un duo con l’autore. L’autore è il personaggio principale però; come illustratore devi enfatizzarlo. Ho dovuto fare molto di questo con i libri di Roald Dahl. C’è un punto in “Matilda” in cui la Trinciabue è così arrabbiata che prende un piatto e lo tira sopra la testa di Bruce Bogtrotter. Ho scelto di disegnare il momento in cui alza il piatto, non il pezzetto in cui lo scaglia contro di lui, perché quello è il momento dell’autore. Il tuo lavoro è lavorarci attorno.

4) NON GIUDICARE IL LIBRO DALLA COPERTINA…
…Ma apprezza sempre il suo valore. Questo è un aspetto importante della buona illustrazione e per me molto interessante perché disegnare copertine per libri è una delle cose più difficili.
5) PRENDI ISPIRAZIONE DAI TUOI DINTORNI
Sono influenzato dal paesaggio in Francia, dove vivo. Uno dei miei libri, Cockatoos, si svolge attorno ad una casa in Francia. Di solito lascio indietro gli sfondi se non ne ho bisogno, ma in quel libro ogni pagina è ambientata in una stanza diversa della casa. Mi sono divertito a disegnarci tutti i dettagli francesi.

6) NON ESSERE PRETENZIOSO
Non conoscevo molto bene Roald Dahl per il primo libro o il secondo. Qualcuno disse che la sua era una personalità difficile ma non fu davvero un problema. Cominciai a visitarlo a casa sua a Great Missenden e feci degli schizzi di come pensavo che sarebbero stati i personaggi. Instaurammo una bellissima collaborazione: parlammo dei disegni ed ero pronto a cambiare le cose. Non sono così schizzinoso – è parte del mestiere, dopotutto – ma volevamo che i disegni facessero parte del lavoro. Eravamo diversissimi, ma molto dell’umorismo era lo stesso.

7) SII ADATTABILE
Con Roald Dahl non si sapeva mai cosa sarebbe successo dopo. Per esempio, Gli Sporcelli è una severa caricatura come libro, mentre altri, come Danny, il campione del mondo sono quasi poetici. Il contrasto è interessante – devi adattarti ad un nuovo libro ogni volta.
:-)