La creatività è anche intelligenza

Proprio stamattina presto, ancora immersa nella disperata impresa di ricordare i miei sogni e di non morire di caldo, ho trovato un’immagine come questa, ma in inglese:

Non sono più riuscita a trovare dov’era quella in inglese, ma insomma, il concetto era proprio questo.
Mi ha dato da pensare; ultimamente sto studiando dei testi che trattano proprio il concetto di creatività (di Munari, Julia Cameron, Keri Smith, un libro biografia di Leo Lionni , un manuale sull’illustrazione e perfino un libro sulla creatività di Osho, che in alcuni punti si rivela illuminante) e non ho mai preso in considerazione il fattore “intelligenza”, finchè non mi è capitata sotto gli occhi questa immagine.
Ho sempre associato la creatività al divertimento, ma in effetti creatività è in senso più esteso anche trovare soluzioni, un vero e proprio problem solving, quindi l’intelligenza non può mancare nel processo creativo.

Intelligenza è però anche la capacità di capire cosa oltre ad essere bello, può servire.
In fondo è proprio un concetto basilare del design. Qualcosa di non funzionale non è auspicabile.
Quindi davanti alla mia scodella a pois, ruminando i miei cereali, ho accettato che l’intelligenza dovesse effettivamente essere fusa al divertimento per ottenere l’attività creativa.

Poco dopo pranzo scopro che Lauren Conrad  è famosissima. Io non l’avevo mai sentita nominare ma effettivamente mi interesso molto poco degli argomenti che tratta.
E per fortuna. E’ esattamente agli antipodi coi concetti espressi dall’insiemistica poco sopra.

A quanto pare si diverte nell’ordine ad utilizzare le coste (o dorsi) dei libri per decorare una scatola, come in questo video.
e ad utilizzare materiale artistico nuovo sciogliendolo per un’improbabile “tela artistica”.

Il video dei libri

Il riassunto della puntata

L’originale è diventato un vero caso sul web, perchè i commenti sdegnati degli utenti hanno spinto la produzione a ritirare il video che però qualcuno aveva già salvato e ripostato (come spesso accade su Youtube del resto).
Mi rendo conto che non tutti diamo la stessa importanza a un oggetto o ad un valore, ma questo va al di là della stupidità.
E dà un messaggio terribile: “meglio far vedere di avere dei libri che averli effettivamente” oppure “occupate il posto dei libri con altre cose nascondendole con dei finti libri”, da qualunque parte si guardi è un’oscenità.
Qualcuno sostiene che la cosa non sarebbe grave se praticata con libri vintage. Ma secondo me sarebbe 2 volte grave; i libri vintage o addirittura d’epoca sono un patrimonio immenso!
Qualcun altro ancora sostiene che il fatto non è grave, perchè “Sono solo libri per bambini, ne avranno stampati a milioni”.
Il motivo per cui questa ehm, idea, manca di intelligenza è il fatto che hai una libreria vera e te ne fai una finta?

Il video dei pastelli a cera

Immagini emotivamente forti, mi dispiace.

 Lauren Conrad (o meglio dire la sua produzione) ci offre un utilizzo davvero poco intelligente, come dicevo prima, di materiale artistico nuovo, e solo le Divinità di qualunque religione sanno quante scatole di pastelli avrà buttato per avere tutti quei pastelli delle stesse tonalità.
Anche sperando che li abbia comprati sfusi comunque, il caso non è meno brutto secondo me.
Perchè manca di intelligenza: per molte ragioni!
In primo luogo se qualcuno vuole fare del dripping o sciogliere e far sgocciolare del colore su una tela, gli basta prendere dei tubetti di acrilico, poi c’è tutto il discorso sullo spreco di materiale artistico nuovo che per me è davvero vergognoso.

Ci sono casi in cui la creatività va al di là della decorazione di interni o di qualunque prodotto “artistico”: se qualcuno ha dei libri che non usa può fare ciò che io faccio da una vita: regalarli a biblioteche o onlus che si occupano di alcune categorie di persone. Io l’anno scorso ho caricato su un furgoncino 4 scatoloni di libri destinati a una biblioteca per bambini sordomuti. Sinceramente lo trovo più utile che bordarci una scatola…
Stessa cosa per i pastelli a cera: se mi avanzano, ci sono asili, onlus, centri per l’infanzia di ogni tipo a cui regalarli!
Per come la intendo io la creatività è qualcosa che scorre, come un’energia nell’aria: dei libri anche se per bambini, “fanno di più” in una biblioteca che sulla bordatura di una scatola (e il resto al macero poi… ABOMINIO! I libri non si buttano!) e dei pastelli a cera che non si usano si rendono più utili nei posti che ho sopracitato.

Grazie Lauren Conrad per avermi mostrato cosa NON è l’intelligenza nell’atto creativo.

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8 comments
  1. Non posso che essere d'accordo, ma, d'altronde, che cosa ci si puó aspettare dal prodotto di un reality di MTV se non un abominio culturale!?

    Io non riuscirei mai a separarmi, a distruggere o buttare i miei libri, sono un pezzo della mia storia, figurassi poi i libri per bambini che rappresentano un tesoro per me…

    Propongo la gogna per la sedicente designer… Il rogo mi sembra troppo!

  2. Io vivo proprio fuori dal mondo! Non sapevo proprio dell'esistenza di questa tipa…e vedo che non mi sono persa niente! :)
    E magari la fanno passare per una che è ecologica perché sa come riciclare bene le cose?!

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