“Le cose che amiamo ci modellano.” scriveva Goethe
Ieri Google mi ha detto “Hei, oggi sono 100 anni dalla nascita di Mary Blair!”
Un brivido mi è corso lungo la schiena.
E mi sono chiesta perchè. Ho chiuso gli occhi e ho subito visto quello che Mary Blair mi aveva dato.
Un sogno.
Un sogno che ho fatto spesso nella mia vita dai 4 anni ad ora (ancora mi capita a volte!), che riporta minuziosamente la scena del trenino che porta a Bahia ne “I tre caballeros” (1954), per chi non ce l’avesse presente, è questa:
Perchè proprio questa, mi sono chiesta. Poi ho capito che la scena di Mary Blair non ha fatto altro che dirmi “Pensa fuori dagli schemi, la fantasia ti porta ovunque!” Sognavo e sogno spesso di rincorrere il trenino traballante, di salirci sopra, lo sfondo è nero e tutto attorno è colorato e i binari si sdoppiano e si rimischiano, alcuni li disegno io con una matita gessata bianca.
Ma io dico, non è forse un super potere questo?
Non è un super potere saper dare a una persona un sogno intero? Regalarle la fantasia?
Dirle “disegnalo, ed esisterà.”?
Perchè è questo che faceva Mary Blair.
La concept art nasce per questo motivo, creare ciò che non esiste.
Non so cosa darei per avere un decimo ma che dico, un centesimo che aveva nella sua fantasia Mary Blair.
Alcuni non lo sanno, ma molte scene nei Disney più amati sono state una sua creazione.
Mi ha affascinato per ore questo suo libro dove possiamo vedere le scene di Alice in Wonderland.
Lei aveva un tratto personalissimo eppure guardate come aveva creato proprio lo spirito di quello che era Alice in Wonderland.
Ho anche altri suoi libri che non implicano risvolti disneyani e sono altrettanto belli.
Un mio collega proprio gioendo del Google doodle mi ha detto “è straordinario come sappia ancora essere attuale”. Sì, è proprio quello che colpisce dei suoi disegni. Li riguardi 50 anni dopo e sembrano fatti pochi mesi fa. Frizzanti, colorati, a volte irriverenti.
Oppure eleganti e raffinati come i concept di La bella addormentata nel bosco o di Cenerentola.
Mi sono messa a riflettere su quanto possa avere influito sui miei disegni. Alcuni miei amici mi hanno detto “More ho visto il logo di Google e ti ho pensata!”.
E così mi sono detta: è vero, ho sempre adorato Mary Blair, ma avrò assorbito qualcosa da lei?
Per ora non lo so, ma se così fosse mi riterrei molto fortunata.
“Quelli che non vogliono imitare nessuno
non producono niente.”
diceva Salvador Dalì
Io sono d’accordo all’80% di questa affermazione. Al posto di imitare direi “ispirarsi a” invece che imitare.
Imitare ha una connotazione negativa mentre l’atto creativo è sempre positivo.
Tutto questo per dirvi due cose:
1) Disegnare è bello ma espandete la vostra mente, crescete la vostra fantasia come crescereste un cucciolo o una piantina di fiori. Guardate i grandi e i meno grandi, scegliete cosa vi piace senza pensarci troppo e lasciatevi guidare dall’affinità con questo e quell’autore.
Disegnare è stupendo, edificante, ma diventa un atto sterile quando la curiosità verso quello che fanno gli altri viene a mancare.
E’ inoltre affascinante riuscire a carpire quell’affinità con quel dato autore nel tratto, o nelle scelte cromatiche o nella composizione, o nei soggetti. Un’affinità inspiegabile a parole, ma che vi dà tantissimo e vi fa crescere artisticamente.
A proposito, avete mai visto questo album facebook su Roba da Disegnatori?
AUTORI DA SCOPRIRE
lo aggiorno spesso..navigatelo,condividetene le immagini… fate conoscere la bellezza dell’illustrazione e del fumetto! :)
2) L’ispirazione è attorno a noi ovunque, persino nella musica.
Il disegnatore ha una sensibilità particolare che lo mette nella condizione di saper captare ciò che gli piace o ciò che non gli piace a livello quasi epidermico e di farlo suo o di rigettarlo senza troppi dubbi.
“Siate curiosi, siate folli.” Questa frase di Jobs è secondo me l’essenza della creatività.
Mi è piaciuto molto il tuo articolo :)
Ti ringrazio per il link su Amazon, appena l'ho visto mi son detto E' MIO :D