Storia dell’Illustrazione: Walter Crane

Walter Crane (1845-1915) è stato uno dei pilastri storici dell’illustrazione inglese del diciannovesimo secolo.
Il padre, Thomas Crane, era un apprezzato miniaturista e gli trasmise la passione per il dettaglio.
A soli 13 anni il piccolo Walter cominciava a lavorare da Linton, una delle migliori botteghe di incisione di Liverpool.
Per tutta la sua carriera si mosse con grazia dalle Belle Arti all’illustrazione, senza mai tradire il suo gusto ed il suo immaginario.

"Summer" 1895

Infatti era sia pittore (molto influenzato dalla pittura Preraffaelita ed allievo di John Ruskin) sia illustratore, anche se maggiormente conosciuto per la seconda attività; i suoi disegni venivano ammirati su libri, piastrelle in ceramica e altri tipi di prodotti decorativi. Era infatti membro dell’Arts and Crafts Movement (qui una board su Pinterest dedicata che ho trovato molto interessante da consultare).

La passione per lo studio delle stampe giapponesi fu essenziale per lo sviluppo del suo stile; le sue tavole ne riprendevano la complessità ed il trattamento del colore.

Crane diede inizio ad una vera e propria moda nell’ambito del disegno decorativo.
Le linee sinuose e definite, i colori vibranti, erano il suo marchio di fabbrica.

La scelta di disegnare tessuti, piastrelle e tappezzerie, non fu solo commerciale.
L’idea di Crane era quella di portare l’Arte nella vita delle persone a prescindere dalla loro estrazione sociale.

Gallery di tessuti e tapezzerie: cliccare sulle anteprime per ingrandire

Libri illustrati

Walter Crane illustrò molte fiabe della tradizione europea, tra cui le favole di Esopo, La bella e la Bestia, Cappuccetto Rosso, Il gatto con gli stivali, La bella Addormentata nel bosco. In tutto arrivò ad illustrare circa 40 titoli.

Concentrarsi a scrivere un elenco però, sarebbe un gesto limitato verso un artista di questo spessore. Crane fece molto di più che disegnare libri illustrati: diede il via ad un meccanismo reazionario che in qualche modo, portò il libro illustrato commerciale ad un nuovo livello.

Quando nel 1863 lasciò il suo posto in bottega per diventare illustratore indipendente, lo stampatore ed incisore Edmund Evans gli propose di lavorare ad una collana di libri per bambini.

Doppia pagina di "ABC Assurdo" del 1874

A quei tempi, quelli più economici erano detti “toy books”, libri giocattolo; si trattava di pubblicazioni un po’ scadenti, non solo per il trattamento di rilegatura e stampa, ma anche per la stessa qualità richiesta sulle illustrazioni.
Venivano venduti a sei penny (in seguito uno scellino); potremmo dire fossero l’equivalente dei libri che oggi troviamo al supermercato o nelle grandi catene.

Crane sosteneva che i toy books mancassero di immaginazione e di cura nel design: il fatto che si trattasse di un prodotto destinato all’infanzia non giustificava la mancanza di dedizione ed esigenza verso il disegno che accompagnava le storie.

Evans decise di ascoltare le sue richieste e di mantenere lo stesso prezzo (nonostante la qualità più alta) per ogni libro aumentando il numero di libri stampati e distribuiti.
Fu così che, come scrisse J. Hutton, il toy book si trasformò in una sofisticata forma d’arte, spesso ricca di significato.

L’avanzata tecnica di incisione per la stampa a colori rese possibile ottenere dei colori più sofisticati per i libri illustrati da Crane, che apparvero nella collana Sixpenny Toybooks di Frederick Warne, l’editore conosciuto per aver pubblicato i libri di Beatrix Potter, di cui avevo scritto in questo post.

Walter Crane ispirò quindi ad un approccio più curato e dedicato al prodotto editoriale commerciale per l’infanzia. Dimostrò che anche un prodotto economico poteva essere pensato per essere bello oltre che funzionale.
Pensò fuori dagli schemi invece che accettarli passivamente, suggerendo nuove soluzioni.

Nel corso della sua brillante carriera, gli venne offerta prima la posizione di direttore del design alla Manchester School of Art, poi nel 1897 al Dipartimento d’Arte dell’università di Reading.
L’anno seguente divenne preside al Royal College of Art.

Gallery dei libri illustrati. Cliccare sulle anteprime per ingrandire.

Approfondimenti

Un ABC assurdo illustrato da Walter Crane

“The absurd A.B.C” venne pubblicato nel 1874 da Routledge & Sons, casa editrice di Londra.
Walter Crane disegnò l’abbecedario spiegato ai bambini per mezzo di filastrocche e sgargianti illustrazioni.
Si può leggere e navigare con gallery complete in questo post.

Oggi anche le ristampe non sono semplicissime da reperire.
In compenso, online si trovano diverse edizioni digitali in ebook.

Letture

Walter Crane: The Arts and Crafts, Painting, and Politics
Paul Mellon Centre for Studies in British Art (2010)

Ideals in Art: Papers, Theoretical, Practical, Critical
Leopold Classic Library (2016)

V&A Pattern: Walter Crane / Owen Jones / William Morris / C. F. A. Voysey
Con CD e pattern alta risoluzione
Victoria&Albert Museum (2013)

W&A Pattern: Walter Crane
Victoria&Albert Museum (2011)

Ukiyo-e
The Art of Japanese Print

Tuttle Publishing (2012)

La bella e la Bestia
Create Space I.P. (2015)

Grimm’s Fairy Tales
The Planet (2014)

Il gatto con gli stivali
Multilingue (2016)

Fonti immagini: 1|2|3|4|5

Per consultare l'Indice di Storia dell'Illustrazione cliccare qui.

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  1. solo adesso ho notato un dettaglio nella seconda immagine. sotto dove è seduta la principessa è raffigurata la scena in cui Paride dà la famosa (e agognata) mela d'oro ad Afrodite.

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