Qualche settimana fa mi è stata inviata una mini-intervista. Una delle domande mi chiedeva quale fosse secondo me, la dote che non può mancare a un disegnatore.
Mi sono sorpresa a rispondere di getto: la pazienza.
E non ci ho ripensato.
In un mondo che valorizza il talento come se fosse una sorta di potere magico, che insiste col dare una data di scadenza alla capacità creativa delle persone focalizzandosi sulla giovinezza, che crede all’ispirazione come unico modo per mettersi a disegnare, la pazienza non è mai nominata fra le caratteristiche imprescindibili.